Territorio

Monastero di Santa Chiara a Rieti: storia e restauro

La Valle Reatina è uno dei luoghi più significativi della vita e del percorso spirituale di San Francesco. Nota anche come Valle Santa, questo luogo immerso nella natura è stato molto importante nella vita del fraticello d’Assisi. Proprio per questo, ancora oggi sono molti i fedeli che decidono di percorrere il Cammino di San Francesco a Rieti, attraversando in particolar modo i quattro Santuari principali della Valle Santa: Fonte Colombo, Greccio, Poggio Bustone e la Foresta.

È proprio nella Valle Santa che le clarisse hanno deciso di investire tutto l’impegno e la dedizione a servizio del carisma francescano-clariano. Attraverso le loro attività le Sorelle Povere di Santa Chiara cercano ogni giorno di sostenere il Monastero di Santa Chiara, da tempo inagibile a causa di eventi sismici del 2016.

La storia del Monastero delle Clarisse a Rieti

La fondazione del Monastero di Santa Chiara di Rieti risale ai primordi dell’Ordine Francescano, ossia quando il Papa Nicolò IV decise di concedere la casa del Beato Angelo Tancredi, compagno di San Francesco, a quattro sorelle, per viverci secondo le Regole del Terzo Ordine. Successivamente, grazie all’apprezzamento dei fedeli reatini nei confronti della loro vita, le sorelle riuscirono a costruirsi, presso la casa, una piccola chiesa che dedicarono a S. Stefano, a ricordo della donazione di alcune benefattrici terziarie di S. Elia. Una volta terminata la struttura, il Comune di Rieti deliberò di fare una donazione ogni anno a supporto della chiesa.

Intorno al XVI secolo, lo spazio destinato alle religiose fu ulteriormente ampliato, grazie a due monache di Santa Chiara che impiegarono l’eredità del famoso medico Paolo Bonamici di Aspra proprio per la costruzione della nuova struttura.

Cominciata nel 1567, la chiesa fu consacrata solo nel 1594 nel giorno di San Tommaso, dal vescovo Segni.

Proprio nello stesso periodo, le monache ottennero dal Pontefice Gregorio XIII il privilegio della clausura. Facendosi già chiamare monache di Santa Chiara, le religiose abbracciarono la Regola dell’Ordine delle Sorelle Povere di Santa Chiara.

Nonostante il Decreto Pepoli del 1860 il Monastero di Santa Chiara è rimasto l’unico della Provincia Romana che sia sopravvissuto alla legge di soppressione delle comunità religiose perché le monache, aiutate dall’Ordine dei Frati Minori riscattarono il fabbricato dal Comune che ne era diventato proprietario.

Oggi, a causa degli eventi sismici che hanno colpito il territorio, il Monastero di Santa Chiara a Rieti è inagibile e per questo le Clarisse invitano i fedeli a supportarne il recupero tramite una donazione libera.

Sostieni le attività di recupero del Monastero

Le Clarisse in Valle Santa si impegnano quotidianamente per sostenere le attività di recupero del Monastero di Santa Chiara a Rieti, oggi inagibile e in attesa di ristrutturazione.

Per dare un contributo concreto a queste attività, le Sorelle Povere di Santa Chiara sono dedite alla preghiera e al lavoro manuale. In particolare, le Clarisse si dedicano alla cura dell’orto, ai lavori di sartoria e ricamo, alla scrittura delle icone sacre e, di recente, anche allo studio delle immagini da riportare sulle collezioni di ceramiche Deruta.

La testimonianza di vita e di preghiera delle Sorelle Povere di Santa Chiara è presente anche online, sui canali social più conosciuti. Grazie a internet, possono condividere messaggi di speranza e solidarietà anche con i fedeli più lontani geograficamente.

Proprio in linea con il loro impegno religioso e sociale, le Clarisse hanno anche dato vita a una preziosa collezione di ceramiche artigianali, decorate a mano come vuole la tradizione di Deruta. Per farlo, si sono affidate alla collaborazione con uno dei laboratori ceramisti più antichi del borgo, Sambuco. Nella collezione è possibile trovare oggetti di vario tipo, da piatti e vasi di uso comune alle mattonelle religiose, a scopo simbolico e decorativo. Ogni articolo è unico nel suo genere e rispecchia la bellezza della natura, come testimonianza della creazione divina.

Per sostenere la comunità clariana le Clarisse invitano i fedeli a effettuare una donazione libera. In alternativa, è possibile dare il proprio contributo selezionando una ceramica a scelta dalla collezione, per sé o da regalare a una persona cara. In questo modo, potrete sostenere la missione delle Clarisse nella Chiesa e nel mondo.