I paramenti sacri o liturgici rappresentano l’abbigliamento utilizzato dai ministri e dai ministranti delle chiese cristiane, la cui forma e decorazione cambia a seconda dell’occasione e del ruolo ricoperto (per esempio diacono, vescovo, papa e così via).
I motivi decorativi che caratterizzano i diversi paramenti si sono adattati in base al periodo storico, subendone l’influenza culturale. Tra le fantasie e le decorazioni più note, in particolare, emergono quelle del ‘600 e del ‘700, a tal punto da essere d’ispirazione per la realizzazione di tessuti o altri manufatti artistici. In questo senso, per la loro collezione di ceramiche artigianali, le Clarisse in Valle Santa si sono ispirate proprio ai motivi floreali e naturali dei paramenti sacri di quel periodo, molto soggetto all’influenza della cultura orientale.
Origine e significato dei paramenti liturgici
Prima di approfondire le decorazioni dei paramenti sacri del ‘600 e ‘700, è bene chiarire l’origine di questo termine e il motivo per cui queste vesti sono così importanti.
Il termine “paramento” deriva dalla parola latina parare che significa “preparare”. Con “paramento liturgico”, invece, si intende il particolare tipo di abbigliamento indossato in occasione di diverse celebrazioni liturgiche. Oggi, esistono numerosi paramenti sacri, che a seconda della persona che li indossa e dell’occasione liturgica, cambiano nei colori, nelle decorazioni e anche nei nomi. Per esempio, sono paramenti l’amitto, il cingolo, la pianeta o casula, la dalmatica e il pallio.
Anche se nel tempo alcuni paramenti sono cambiati a seconda del periodo storico, e altri sono caduti in disuso, il ruolo di questo tipo di abbigliamento non è mai cambiato: lo scopo dei paramenti sacri, infatti, è ricordare ai fedeli che in qualsiasi celebrazione liturgica il Signore è sempre presente.
Tra i più particolari vi sono per esempio la stola e il piviale. La stola, indossata da diaconi, presbiteri e vescovi in modo diverso, si presenta come un’estesa striscia di stoffa impreziosita dalla croce e caratterizzata da ricami.
Il suo colore cambia a seconda del tempo liturgico. Il piviale, invece, è uno dei più antichi paramenti liturgici. Si tratta di un’ampia tunica semicircolare, lunga fino ai piedi e costituita da una chiusura in tessuto o da una sorta di fermaglio, incastonato da pietre preziose, che hanno il compito di stringere la veste all’altezza del petto. Questo viene indossato da sacerdoti, vescovi, cardinali e dallo stesso papa durante le funzioni solenni.
I motivi decorativi delle ceramiche delle Clarisse in Valle Santa
I disegni unici che caratterizzano le ceramiche artigianali esposte nel negozio online delle Clarisse in Valle Santa sono ispirati proprio ai paramenti sacri risalenti al ‘600 e al ‘700. Verrebbe da chiedersi, probabilmente, che cosa abbia di particolare questo preciso periodo storico e quale sia il legame con le clarisse.
Dunque, una prima spiegazione sta nel fatto che il ricamo dei paramenti è stato sempre affidato alle mani esperte e precise delle monache. Ancora oggi, infatti, tra le attività manuali delle clarisse ci sono proprio il ricamo e il disegno. Per quanto riguarda il periodo storico, è bene sapere che l’Europa del Settecento è stata fortemente influenzata dalle linee decorative provenienti dalla Cina, dovute ai numerosi scambi commerciali con l’Oriente. Questi hanno dato inizio alla moda delle “chinoiseries” (cineserie), termine con cui si definivano i motivi decorativi dei prodotti importati, come le sete ricamate, legno, lacche, avori e soprattutto porcellane.
In particolare, la diffusione dell’arte orientale in Italia e in tutta Europa portò alla realizzazione di porcellane decorate con paesaggi e fiori dalle combinazioni cromatiche armoniose. Allo stesso modo, lo stile delle chinoiseries condizionò anche l’arte del ricamo e quindi la realizzazione di tessuti per i paramenti sacri dell’epoca. In quel periodo, l’elemento vegetale divenne il vero protagonista: ogni decorazione riportava untrionfo di fiori e frutti esotici, come ananas, avocado e felci. Si trattava di un naturalismo raffinato, attento alla veridicità del dettaglio botanico, in cui domina una lussureggiante vegetazione.
Sono stati proprio i colori pastello e le linee floreali del ‘600 e ‘700 raffigurate sui paramenti liturgici a ispirare le Clarisse in Valle Santa nella decorazione delle loro ceramiche artigianali esposte nello store online. In particolare, su ogni manufatto della raccolta, decorato finemente a mano come richiede la tradizione, si possono notare due linee decorative eleganti, una caratterizzata da colori accesi e allegri, e un’altra da colori più neutri e raffinati.
La raccolta delle ceramiche è composta da articoli unici nel loro genere, che possono essere utilizzati come oggetti comuni o come decorazioni per la casa. Attraverso il negozio delle Clarisse, è possibile acquistare una o più creazioni artigianali per sé o come regalo a una persona cara. Selezionando un manufatto della collezione, si potrà sostenere l’impegno quotidiano delle Sorelle Povere di Santa Chiara e il recupero del Monastero di Santa Chiara di Rieti, inagibile da diversi anni a causa degli eventi sismici.