Storia

La storia di Santa Chiara e il miracolo di Natale

La storia di Santa Chiara, fondatrice dell’Ordine delle Sorelle Povere, è il racconto di una vita segnata dalla benedizione del Signore che si rivelò a sua madre quando era incinta di lei: “Donna, non temere: partorirai senza pericolo una luce il cui fulgore farà risplendere ancora di più la luce del giorno”. Ed è proprio per questo evento che le fu dato il nome Chiara.

Dopo un’infanzia felice, all’insegna della gentilezza e della dedizione ai poveri, Chiara decise di seguire l’esempio di umiltà e povertà del fraticello d’Assisi e nel 1212 fuggì dalla casa paterna per raggiungere San Francesco che nella cappella di Santa Maria della Porziuncola, la consacrò a Dio con il taglio dei capelli e la consegna del saio. Successivamente Chiara si trasferì con le sue sorelle al convento di San Damiano, dove diede vita all’Ordine delle Povere Dame, in seguito chiamate Clarisse.

La Santa d’Assisi viene celebrata ogni anno l’11 agosto, il giorno della sua morte, ma viene rievocata anche nel periodo natalizio. Ciò si deve al miracolo che la vide protagonista nell’ultimo Natale della sua vita, evento che le ha fatto acquisire il titolo di patrona della televisione e delle telecomunicazioni.

Santa Chiara, patrona della televisione e delle telecomunicazioni

La vita di Santa Chiara è stata segnata da diversi miracoli, ed è proprio in seguito a uno di questi, il cosiddetto miracolo del Natale, che è diventata protettrice della televisione e delle telecomunicazioni.

Nel convento di San Damiano, Chiara visse una vita di preghiera, che l’ha accompagnata fedelmente anche gli ultimi anni, quando si ritrovò costretta a letto a causa di un’infermità. Proprio per la sua condizione fisica, la Santa non poté partecipare alle celebrazioni del Natale del 1252, l’ultimo prima della sua dipartita.

Impossibilitata a raggiungere le sue sorelle nella chiesa di San Francesco, Santa Chiara si rivolse al Signore, pregandolo e manifestando il suo dolore. Da sempre devota al Bambino Gesù, Chiara desiderava fortemente celebrare la sua nascita. Tanto era intensa la sua volontà di partecipare alla Santa Messa di Natale, che il Signore accolse la sua preghiera “e avendo cominciato a pensare a Gesù piccolino e a dolersi molto di non poter partecipare al canto delle sue lodi, sospirando gli dice: «Signore Iddio, eccomi lasciata qui sola per Te!»”.

Ed ecco, all’improvviso, cominciò a risuonare alle sue orecchie il meraviglioso concerto che si faceva nella chiesa di San Francesco. Udiva i frati salmeggiare nel giubilo, seguiva le armonie dei cantori, percepiva perfino il suono degli strumenti. Il luogo non era affatto così vicino da consentire umanamente la percezione di quei suoni: o quella celebrazione solenne fu resa divinamente sonora fino a raggiungerla, oppure il suo udito fu rafforzato oltre ogni umana possibilità. Anzi, cosa che supera questo prodigio di udito, ella fu degna di vedere perfino il presepio del Signore

Al mattino alle figlie che vennero da lei disse la beata Chiara: “Benedetto sia il Signore Gesù Cristo che mentre voi mi avete lasciata sola, non mi ha abbandonata. Infatti, per grazia di Cristo, ho ascoltato tutte le solennità che sono state celebrate questa notte nella chiesa di San Francesco” (Fonti Francescane 3211).

Proprio per questo miracolo, il 17 febbraio 1958 papa Pio XII decise di renderla patrona della televisione e delle telecomunicazioni.

Esplora i nuovi prodotti artigianali a tema natalizio delle Clarisse in Valle Santa

Per la profonda connessione di Santa Chiara con il Natale, le Clarisse in Valle Santa hanno realizzato una preziosa selezione di prodotti natalizi, mettendoli a disposizione nel loro negozio online. La collezione offre non solo l’opportunità di regalare pezzi unici e significativi ai propri cari, ma anche la possibilità di sostenere la comunità attraverso ogni acquisto.

Nello shop sono presenti prodotti che vanno incontro ai gusti e alle esigenze di tutti. Si possono infatti trovare candele artigianali natalizie che richiamano le forme dell’albero di Natale e del pupazzo di neve, ideali per arredare casa durante il periodo delle feste.

Ci sono poi tovagliette ricamate con stelle e candele di Natale e anche palline da appendere sull’albero, raffiguranti scene religiose come San Francesco e il Bambinello e la Madonna con il Bambino. Infine, c’è un’ampia selezione di Bambinelli in cera di diverse dimensioni. In particolare, questi sono disponibili sia a occhi chiusi sia a occhi aperti, posizionati sotto delle campane di vetro oppure di dimensioni più piccole senza campana.

Grazie alle loro creazioni, le Clarisse in Valle Santa possono supportare le attività di recupero del Monastero di Santa Chiara di Rieti, reso inagibile dagli eventi sismici del 2016. Ma non solo: attraverso le vendite, infatti, hanno la possibilità di sostenere anche la comunità locale. Selezionare un prodotto della collezione significa dunque fare un dono unico e personale e aiutare la comunità.

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