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Arte del ricamo nei monasteri

Svolta già ai tempi degli egiziani, l’arte del ricamo ha una storia molto antica, che nel corso dei secoli ha raggiunto tutte le popolazioni del mondo. In Italia, in particolare, il ricamo è stato introdotto intorno all’anno Mille e veniva usato per impreziosire capi d’abbigliamento per personaggi di rilievo sia politico sia religioso.

Le decorazioni dei paramenti sacri rappresentano infatti il frutto di un’antica tradizione tramandata negli anni prima nei monasteri e successivamente nei laboratori di ricamo.

Proprio per la storia secolare che caratterizza l’arte del ricamo nel nostro Paese, le Clarisse in Valle Santa hanno dato vita a una raccolta di prodotti ricamati, ispirandosi ai paramenti sacri dipinti anticamente dalle loro Sorelle.

Percorri insieme a noi la storia del ricamo in Italia, che continua a vivere nel monastero delle Sorelle di Santa Chiara di Rieti.

La tradizione del ricamo in Italia

La tradizione del ricamo in Italia risale all’anno Mille, durante il dominio dei Saraceni, che introdussero i primi laboratori di tessitura e ricamo, chiamati rispettivamente Thiraz e Rakam. La parola ricamo, infatti, deriva dal termine arabo raqm, ossia “segno, disegno”.

Dalla Sicilia, luogo che per primo ha risentito della scuola araba, il ricamo si è diffuso in tutta Italia, acquisendo un ruolo sempre più importante e diventando celebre soprattutto per la produzione di paramenti liturgici usati in occasione di cerimonie ed eventi speciali. Non a caso, a partire dal Medioevo la Chiesa assegnò al ricamo il compito di edificazione religiosa. Ancora oggi, come sappiamo, le tipologie di paramenti variano a seconda della funzione religiosa e del ministrante che li indossa.

Tra il Trecento e il Quattrocento si assiste al periodo di massima fioritura in Italia, con particolare attenzione all’ambito religioso. L’importanza del ricamo religioso è attestata dalla grande quantità e varietà di vesti liturgiche, impreziosite da eleganti disegni, raffiguranti spesso Santi e avvenimenti del Vecchio e del Nuovo Testamento.

Il Cinquecento ha visto un’ulteriore evoluzione del ricamo: i paramenti liturgici, oltre ai tradizionali ricami religiosi, iniziarono a ospitare anche motivi ornamentali profani.

Ciò si deve alla nascita di laboratori e corporazioni professionali, che resero l’arte del ricamo non più di sola competenza dei monasteri. Di conseguenza, dal Seicento in poi, con i primi libri di stampa e la diffusione di nuove tecniche, il ricamo ha assunto un ruolo sempre più significativo dal punto di vista laico, seguendo le necessità della popolazione e l’evoluzione della moda.

Scopri le tovagliette ricamate a mano dalle Clarisse in Valle Santa

Le Clarisse in Valle Santa sono un gruppo di donne che si dedicano ogni giorno alla preghiera e all’amore di Dio per il bene di tutti. Alle attività di contemplazione e preghiera, le Sorelle alternano attività manuali, come la cura dell’orto, la scrittura delle icone sacre e i lavori artigianali inseriti nella loro collezione di prodotti online. Attraverso lo shop, gli utenti possono ammirare le numerose creazioni delle Clarisse, ideali sia per un regalo a se stessi sia come idea regalo per una persona cara.

Tra le ultime creazioni realizzate dalle Clarisse ci sono delle tovagliette in lino ricamate, che si adattano ai gusti di tutti. In particolare, le tovagliette presentano motivi floreali di due tipologie, ossia la categoria ‘Fiori e Fragole’ e la categoria ‘Pastello’. La prima tipologia è contraddistinta da colori allegri e dai disegni di fiori e frutta, mentre la seconda si riconosce per i suoi colori tenui ed eleganti e per i disegni ispirati ai paramenti sacri del ‘600 e ‘700.

Oltre ai fiori, posizionati agli angoli delle singole tovagliette, queste creazioni possono essere personalizzate, diventando ancora più uniche e speciali. Ne è un esempio la tovaglietta con la scritta di S. AgostinoAma e dillo con la vita” ricamata in rosso. Inoltre, in occasione del periodo natalizio appena trascorso, le Clarisse hanno anche realizzato delle tovagliette specifiche, con un augurio di Natale ricamato in rosso o in oro.

Per questo motivo, le tovagliette in lino della collezione rappresentano un regalo unico per dimostrare il proprio affetto a chi ci sta a cuore e per sostenere il lavoro delle Sorelle Povere di Santa Chiara, per esempio per quanto riguarda le attività di recupero del Monastero di Santa Chiara di Rieti, reso inagibile a causa degli eventi sismici.

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