Festività

La corona d’Avvento: storia e significato

Il periodo dell’Avvento è il tempo liturgico che precede e prepara al Natale. Proprio per questo motivo, la corona dell’Avvento permette di scandire le quattro settimane che mancano a Natale. Le quattro candele che la compongono vanno accese ogni domenica di Avvento nelle quattro domeniche che preannunziano il Natale.

Nella tradizione della Chiesa Latina il periodo dell’Avvento dura dai 22 ai 28 giorni e contiene al suo interno sempre quattro domeniche. La sua lunghezza variabile è connessa al fatto che l’inizio dovrebbe coincidere con l’ultima domenica di novembre e la fine corrisponde sempre al 24 dicembre, il giorno della Vigilia di Natale. La definizione di questo periodo è sempre, comunque, indicata  nel calendario liturgico annuale.

Le origini della corona d’Avvento

Il pastore protestante Johann Hinrich Wichern, vissuto nel 1800 in Germania, ideò per la prima volta la Corona dell’Avvento, allo scopo di venderla, per fornire un aiuto e una formazione ai giovani in povertà. La prima Corona d’Avvento fu accesa a metà del diciannovesimo secolo e aveva ben 24 candele: quattro grandi a simboleggiare le domeniche e le altre più piccole per i giorni feriali.

La costante diffusione portò questo caratteristico oggetto a essere conosciuto e apprezzato anche in altri luoghi, giungendo intorno al 1920 a essere inglobato anche nella tradizione cattolica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, iniziò infine a diffondersi in tutto il mondo.

La corona dell’Avvento è di forma circolare e poiché il cerchio non ha né un principio né una fine, è un segno di unità e di eternità. È solitamente rivestita di rami con foglie verdi senza fiori: il verde simboleggia la speranza e i rami la vita. Tre candele sono di colore viola e indicano la conversione e l’attesa, mentre la quarta che si accende per la Domenica Gaudete che è la terza Domenica di Avvento, è di colore rosa simbolo della gioia per la venuta del Figlio di Dio tra gli uomini. La luce delle candele è segno di quella luce che il Natale dona agli uomini.

L’Avvento come momento di spiritualità e preghiera

L’Avvento, prima di essere una indicazione di cose da fare o di modi di essere, è la vita di Dio da accogliere perché Egli ci vuole ridire il senso e il traguardo del nostro cammino di uomini.

L’Avvento è una riscoperta della centralità di Cristo nella storia della salvezza: è tempo dello Spirito Santo; è il tempo mariano per eccellenza alla luce del mistero di Maria, la Vergine dell’Avvento che genera al mondo il Salvatore.

Il cristiano, scriveva Newman, è “colui che attende il Signore”. Allora l’Avvento è quel tempo liturgico che interpreta più di ogni altro la nostra esistenza di credenti. La continua venuta nella Chiesa e in ogni anima è la grande realtà che riempie il tempo presente. Per questo l’attesa non è mai colmata.

Il periodo dell’Avvento, quindi, rappresenta molto più di un semplice conto alla rovescia in attesa del Natale. È un periodo in cui i cristiani sono invitati a dedicare tempo alla preghiera, alla riflessione e alla ricerca della spiritualità, preparandosi a celebrare la nascita di Gesù Cristo con tutto il cuore.

Chiunque voglia affrontare questo periodo di preghiera sarà accolto dalle Clarisse in Valle Santa per poter vivere un momento di raccoglimento in comunità.