L’arte della ceramica si è diffusa in Italia a partire dal basso Medioevo, ma i frammenti e i reperti archeologici riconoscono il borgo di Deruta come la terra di origine nonché centro indiscusso della produzione artigianale di ceramiche in tutto il territorio italiano, ospitando migliaia di opere artigianali che sono testimonianza della storia e della cultura umbra.
La cittadina di Deruta si trova a circa 15 chilometri da Perugia. Adagiata sulle rive del Tevere, il borgo è situato in una posizione tattica, che collega Perugia con l’autostrada del Sole, rappresentando così uno degli assi viari principali del centro Italia.
Oltre a distinguersi per l’antica produzione di ceramiche, Deruta rientra anche nella lista dei borghi più belli d’Italia, quindi è senza dubbio una meta da visitare.
Dai un’occhiata alla storia e all’evoluzione dell’arte ceramica che ha caratterizzato questo prezioso borgo umbro per secoli.
Ceramiche Deruta, tra storia e tradizione
La prima testimonianza scritta delle ceramiche derutesi risale al 1336, dove si dà atto dell’elezione dei sindaci della corporazione dei vasai. In base ai reperti e frammenti archeologici ritrovati nel corso dei secoli, l’arte della ceramica ha accompagnato il borgo di Deruta dal ‘300 fino a oggi, seppur con qualche breve periodo di sosta, e rappresenta tuttora il motivo di maggiore vanto della città.
In un primo momento, l’attività artigianale era incentrata soprattutto sulla realizzazione di oggetti di uso quotidiano, come vasi, brocche per l’acqua e per il vino, ciotole e stoviglie di vario tipo. Le decorazioni erano semplici e i colori utilizzati erano pochi. Poi, con il passare degli anni, si sono sviluppati diversi stili e la produzione si è modificata, andando incontro ai gusti e alle esigenze dei committenti. Ed è proprio grazie a questi ultimi, nobili italiani e stranieri, che la produzione della ceramica ha raggiunto il suo maggiore sviluppo durante il Rinascimento, tra il XV e il XVI secolo. I signori locali, o quelli che passavano per il borgo umbro, affidavano i loro desideri alle botteghe artigiane, per realizzare oggetti ornamentali, non solo più di utilizzo comune.
In questo modo, il repertorio degli artigiani si è arricchito sempre di più con motivi decorativi ispirati alla natura, alla mitologia, alle tradizioni locali, ai temi allegorici, alle figure femminili, ma anche ai motivi geometrici o floreali e alle immagini sacre. Anche i colori sono diventati più raffinati: dai più semplici verde e blu si è passati all’arancione, al rosso, per finire con il caratteristico giallo a base di piombo e antimonio.
L’arte della ceramica derutese ha raggiunto il picco della tecnica e dello splendore con la realizzazione di piastrelle per pavimenti, che ancora oggi è possibile ammirare sul territorio. Ne sono un esempio i pavimenti della chiesa di San Francesco a Deruta (ora conservati al Museo della Ceramica di Deruta), la cappella Baglioni nella Chiesa di S. Maria Maggiore a Spello e l’Oratorio di S. Bernardino a Perugia.
Dopo un periodo di decadenza, che ha interessato la produzione delle ceramiche a partire dalla metà del XVII secolo, l’arte ha poi visto una rinascita grazie alla riscoperta delle opere “lavorate a mano”, favorite rispetto ai prodotti industriali. La rifioritura delle botteghe artigianali ha coinvolto sia il borgo di Deruta, sia altre cittadine umbre, tra cui Gubbio, Orvieto e Gualdo Tadino.
Al fine di portare avanti questo prezioso bagaglio culturale-artistico, nel centro storico di Deruta sorge la Scuola d’Arte Ceramica, un fondamentale polo di formazione che insegna agli allievi la lavorazione della ceramica seguendo appositi corsi.
La collezione di ceramiche delle Clarisse in Valle Santa
Oltre alle decorazioni ornamentali e alle figure mitologiche, fin dall’antichità la ceramica è stata utilizzata come soluzione ideale per le rappresentazioni sacre. Ancora oggi, infatti, sul mercato si trovano oggetti di ogni tipo realizzati a mano con questo materiale raffinato, con l’intento di valorizzare diverse figure e scene religiose.
Proprio a questo scopo, le Clarisse in Valle Santa hanno voluto onorare la rappresentazione sacra attraverso le preziose ceramiche Deruta. La selezione di ceramiche, decorate finemente a mano come da tradizione, comprende diversi articoli raffiguranti i soggetti e le scene religiose più importanti della storia cristiana. Le raffigurazioni spaziano dall’immagine di San Francesco alla rappresentazione della Madonna con il Bambino Gesù e al Santo Presepe con la Natività di Greccio.
Scopri le ceramiche artigianali delle Clarisse in Valle Santa e lasciati ispirare dai colori e dalle linee decorative offerte dalla collezione. Seleziona un oggetto della raccolta di raffinate ceramiche e portalo con te o regalalo a una persona cara in segno di amore, tradizione ed eleganza.