Storia

Il Cammino di San Francesco tra Umbria e Lazio incontra le Clarisse in Valle Santa

Il Cammino di San Francesco percorre diverse tappe che partono dalla Toscana, attraversano l’Umbria e arrivano nel Lazio. Proprio il Centro Italia, con il verde dei suoi boschi e il bianco delle rocce di calcare, è stato testimonianza degli eventi principali del Santo Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi.

Camminatore instancabile, il fraticello d’Assisi ha lasciato la sua eredità storica e religiosa in tre luoghi principali della Penisola: il monte della Verna, dove trascorse lunghi periodi di preghiera e contemplazione di Dio; la città di Assisi, che gli diede i natali; la Valle Reatina che è testimone del primo periodo di apostolato di Francesco in cui  abbracciò i suoi ideali di povertà e umiltà.

Proprio per questo, la Valle Reatina è oggi nota anche come Valle Santa e include alcune delle tappe principali del Cammino di San Francesco, ossia i santuari reatini di Greccio, Fonte Colombo, Poggio Bustone e La Foresta.

Percorrendo i luoghi di Rieti più significativi per la vita di San Francesco, si incontrano così anche le Clarisse in Valle Santa, chiamate ogni giorno a vivere i valori e la spiritualità francescana-clariana.

La Via di San Francesco a partire dall’Umbria

Il Cammino di San Francesco è un viaggio senza tempo, percorribile a piedi, attraverso eremi, santuari, antichi boschi e borghi medievali che ispirarono il Santo. Si tratta di un pellegrinaggio che ripropone l’esperienza francescana ai fedeli e che ha una lunghezza variabile in base al percorso scelto.

Il Cammino più diffuso per onorare la vita del fraticello di Assisi parte a nord della Rupe della Verna, prosegue verso Gubbio e Assisi, attraversa la Valle Santa di Rieti e si conclude a Roma nella sede pontificia.

Questo percorso inizia nel santuario francescano della Verna, situato a Chiusi della Verna nel parco delle Foreste Casentinesi. Dal confine con la Toscana, il pellegrinaggio poi si sposta in Umbria, che è rimasta la terra di Francesco, nutrita di una spiritualità che parla di amore per le piccole cose, di rispetto e gratitudine per il creato e di accoglienza generosa dell’altro.

Il Cammino percorre così le colline umbre, raggiungendo le città che hanno segnato la vita del Poverello d’Assisi. La prima fra queste è Gubbio, che ha accolto San Francesco nel 1207, seguita poi da Perugia e infine Assisi. Lasciata quest’ultima, il fraticello ha poi proseguito il suo viaggio verso la Valle Reatina, in Lazio.

Le tappe del fraticello d’Assisi in Valle Santa

Secondo le fonti storiche, dopo aver lasciato la città di Assisi, il Poverello si è recato nella Valle di Rieti, alla ricerca di pace e serenità. Questo tratto del Cammino di San Francesco è denominato “Valle Santa Reatina”, perché racchiude numerose testimonianze della presenza del Santo.

La Valle Santa è una grande pianura circondata da monti e colline, in cui si sono svolti tre eventi significativi della vita di San Francesco. È proprio qui che nel 1223 il fraticello d’Assisi volle il primo Presepio della cristianità, a Greccio, mentre a Fonte Colombo scrisse la Regola definitiva del suo Ordine. Alcune fonti indicherebbero sempre la Valle Reatina come luogo di nascita del Cantico delle Creature.

Il Cammino di Francesco in Valle Santa ripercorre i quattro Santuari di Poggio Bustone, Fonte Colombo, Greccio e La Foresta, che si dispongono attorno alla Conca Reatina, disegnando un ideale TAU, simbolo che Francesco amava più di ogni altro. Si tratta quindi di un percorso ad anello, che può essere svolto in senso orario o antiorario, per rivivere il cammino e le esperienze spirituali di San Francesco, nei luoghi dove la natura lo ha condotto alla contemplazione del mistero di Dio.

Al percorso dei quattro Santuari si aggiungono anche due percorsi secondari che da Poggio Bustone conducono al “Faggio di San Francesco” o al “Monte Terminillo”.

I pellegrini desiderosi di intraprendere il Cammino di San Francesco nella Valle Santa di Rieti, possono lasciarsi guidare dalla segnaletica in legno e, per i centri abitati, dalle frecce direzionali sulla pavimentazione.

Scegliendo il percorso più adatto ai propri valori e alle proprie possibilità, i pellegrini possono così ripercorrere i passi di San Francesco d’Assisi, facendosi ispirare dalla bellezza della natura e dalla spiritualità di questi territori.